È nata a Chiavari (GE) nel 1975. Attualmente vive in provincia di Verona con la sua famiglia. Mamma a tempo pieno si dedica alla sua passione per la scrittura e la diffusione della lettura.
Nel 2016 inizia il suo percorso con il progetto editoriale IL TRENINO RACCONTA…
(Edizioni03) una raccolta di albi illustrati. Nel 2020 in collaborazione con l’autore Alberto Rebuzzi, noto giallista, pubblica un giallo in rima per bambini Zaccaria e il guazzabuglio (Edizioni03).
Il suo racconto Il cambiamento è stato inserito nell’antologia Arcobaleno, un progetto benefico a sostegno dei bambini dell’Abeo per i tipi di Bonaccorso Editore (2022).
Per la casa editrice IL RIO, nel 2022 pubblica Barabau e Maramau e nel 2023 Non tutti dormono.
Con la casa Edizioni Edigiò nel 2024 pubblica l’albo illustrato Squadra castori in azione e con la casa editrice Bonaccorso pubblica il suo primo romanzo Segni oltre la finestra.
La sua grande passione è la lettura e raccoglie tutte le sue considerazione dei libri letti nel suo blog, B… come Buona lettura.
IL VENTO DEL NORD
Illustrato da Letizia Camiletti
L’orso Bruno andò al fiume per procurarsi del cibo, ma invece trovò un problema da risolvere. I pesci appena lo videro non scapparono, anzi, si avvicinarono per chiedergli aiuto: “La primavera è in pericolo, un vento gelido sta congelando tutto”.
Dal bosco uscì un altro orso, del colore della neve. Bruno era sbalordito.
L’orso, Bianco, si presentò a Bruno. Bianco veniva da un posto molto lontano, dove c’era sempre il ghiaccio e la neve. Era sulle tracce del Vento del Nord, che per qualche ragione non soffiava più al Polo. Doveva trovarlo e convincerlo a tornare a casa.
I due orsi si diressero verso la sorgente del fiume per cercare il Vento del Nord. Lungo la strada incontrarono una famiglia di castori. Papà castoro, Ettore, si unì a loro e con la sua abilità costruì una gabbia di legno per catturare il vento e riportarlo al Nord.
Giunsero alla grotta. Ma dov’era il Vento? Tesero l’orecchio e sentirono una risatina beffarda.
Uscì un tipetto piccolino. Ettore appena lo vide lo riconobbe: il folletto Mazzariòl. Le orme del folletto fanno perdere la memoria a chi le tocca. Ecco svelato il mistero: il Vento del Nord doveva aver sfiorato le sue impronte!
Bianco provò a parlare al Vento del Nord, ma il vento non ricordò nulla, nemmeno il suo amico Bianco.
Il Mazzariòl, tutto infreddolito, uscì dalla grotta con in mano una piccola ampolla contenente l’elisir per far ritornare la memoria al Vento del Nord. Il folletto propose loro uno scambio, una sorte di ricatto.
I tre compagni accettarono.
Mazzariòl non se lo fece ripetere due volte. Soddisfatto per aver ottenuto doni preziosi, versò l’elisir nella gabbia. Subito, il Vento del Nord si calmò.
Così il sole riprese a scaldare la foresta e il Vento tornò fra i suoi ghiacciai.
MESSAGGI
Nella favola IL VENTO DEL NORD l’argomento trattato è il cambiamento climatico.
Le favole, al di là della magia di cui sono cariche, aiutano lo sviluppo della capacità di elaborare idee e risolvere i problemi.
Mostra al lettore e lo aiuta a capire le relazioni che possono essere positive come la collaborazione, l’aiuto e l’essere solidali, oppure negative come i ricatti. La favola mette in evidenza le conseguenze di un comportamento.
Il lieto fine della storia e la soluzione al problema iniziale insegnano anche quanto sia importante impegnarsi per raggiungere l’obiettivo.
L’eroe nelle favole non è mai da solo, ha bisogno di aiuto.