Regista, sceneggiatore, scrittore, autore televisivo e teatrale, docente di cinema.
Nato a Genova nel 1946, vive e lavora a Roma. Nel corso della quarantennale carriera, ha praticato svariati linguaggi della narrazione, alternando regia e scrittura, tra documentaristica e cinema di finzione, televisione, fotografia, arte, teatro.
Dopo aver girato numerosi documentari per importanti Enti e Aziende in diverse parti del mondo, per il cinema ha scritto e diretto la docu-fiction Il Caso Meucci, sull’invenzione del telefono, ambientato nella New York del 1860. Come sceneggiatore tra le altre opere ricordiamo Altrove, liberamente ispirato alla novella di Pirandello, Lontano, per la quale ha ottenuto il finanziamento del MIBAC nel 2005; È acqua passata, assieme a Erri De Luca, tratta da due suoi racconti.
Come autore televisivo ha lavorato per importanti reti private e per la Rai. Per il teatro ha scritto e diretto lo spettacolo Samuel Hanemann, il genio di Meissen: storia di una meravigliosa avventura, sul padre fondatore dell’omeopatia.
Parallelamente all’attività professionale come docente ha tenuto per cinque anni il Corso di sceneggiatura della NUCT a Cinecittà e da venticinque anni tiene il Corso di Regia e Sceneggiatura dell’Accademia del Cinema di Bologna.
Cura una collana di libri di cinema per Dino Audino editore.
È socio fondatore della WGI-Writers Guild Italia, il sindacato degli sceneggiatori.
DI GELO E DI FUOCO
È la notte del 17 dicembre 1899, manca una settimana all’inizio del Giubileo Secolare, quando Francesco, ottantenne abate di San Filippo al Marta, apre il portoncino del monastero e accoglie quattro viandanti che hanno percorso la Via Francigena diretti a Roma. Per gli abiti che indossano i viaggiatori sembrano provenire da epoche differenti, ma Francesco li accoglie amichevolmente senza stupirsene. Com’è possibile che al cospetto dell’abate ci siano nello stesso momento il vescovo inglese Sigerico di Canterbury dal 990; la vedova e analfabeta castigliana Maria Rodriguez dal 1350; il nobile capitano di ventura tedesco Goetz Von Berlichingen dal 1550; e il mercante di vini ed ex rivoluzionario francese Jean Baptiste Fournier dal 1825? E per quale sortilegio, contemporaneamente all’arrivo dei quattro viandanti, preannunciato da sangue ed eventi inquietanti, è apparso il Diavolo a minacciare le vite di tutti loro?