Daniele Michienzi nasce nel 1985 a Catanzaro, ma si trasferisce da piccolo nella periferia di Milano per il lavoro dei genitori. Sin da giovane manifesta una forte creatività: disegna, suona il violino e poi la chitarra, che accompagna al canto. Al liceo classico Manzoni, scopre una passione per il greco e, soprattutto, per il latino, senza mai abbandonare la scrittura. Nel 2004 vince il premio letterario giovanile “Sofia” con un racconto ispirato alla saga dei Malaussène di Pennac. Successivamente, nonostante non riesca a ottenere subito successo con le case editrici, continua a scrivere e coltiva anche l’interesse per la lingua giapponese, studiandola da autodidatta. Nel 2005 e 2006, è finalista al Premio Campiello Giovani, ottenendo una menzione nel 2007.
Si laurea in "Linguaggi dei media" all'Università Cattolica di Milano con una tesi su Second Life, e successivamente lavora in vari stage nel marketing editoriale, esperienze che però gli causano stress e frustrazione, spingendolo a scrivere un romanzo umoristico ispirato a questo periodo. Parallelamente, suona in una band con alcuni amici universitari, esibendosi in piccoli concerti di periferia.

Nel 2010, nonostante le difficoltà incontrate, decide di iscriversi a una seconda laurea in Lettere. Grazie alla sua passione ritrovata per lo studio, riesce a laurearsi con lode in due anni con una tesi sulla traduzione del Satyricon di Petronio fatta da Edoardo Sanguineti. Inizia a lavorare come insegnante di informatica per corsi dedicati agli anziani e scopre una passione inaspettata per l’insegnamento, un campo che aveva sempre sottovalutato. Successivamente, insegna anche comunicazione e italiano in varie scuole e istituzioni private. Nel 2012 partecipa al Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, ma a causa di cambiamenti politici, l’assunzione viene rimandata. Durante questo periodo si impegna in attività di protesta per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione dei giovani docenti.

Nel 2016, supera finalmente il concorso pubblico e diventa docente di ruolo di italiano e latino, prima in una scuola professionale e poi, dopo alcuni trasferimenti, in un liceo classico. Durante questi anni, si scontra con il tradizionalismo di molti colleghi riguardo le metodologie didattiche. Nel 2017 scopre una nuova passione per il teatro, recitando in opere di Dürrenmatt e De Filippo. Nel 2018, compra casa a Milano con l'intenzione di convivere con il suo compagno, con cui ha una relazione da otto anni, ma nel 2020 la relazione finisce. Nonostante questo, continua a coltivare il canto e nel 2023 adotta un cagnolino, Minoru, che cambia la sua vita. A inizio 2024 lancia la pagina Instagram "Loquendum", per divulgare la lingua e la letteratura latina in modo originale e accessibile. La pagina ottiene subito un grande successo, raggiungendo quasi 15.000 follower e attirando l'attenzione dei media, che lo intervistano per il suo innovativo approccio all'insegnamento del latino. Riceve anche proposte editoriali per scrivere libri scolastici e divulgativi ispirati alle sue idee innovative sulla didattica del latino.